La serie britannica Netflix sul mistero di Peregrine Island non convince del tutto, tra storie d’amore e l’ennesima incoronazione a reginetta di troppo.

Un pizzico di mistero, un’isola deserta, esperimenti proibiti e… beh, probabilmente più drammi adolescenziali di quelli che avrebbero voluto inserire. The A list nasce con una premessa interessante, seppur non proprio originale, e non sarebbe neppure malvagia se non fosse per le cadute ingenue, soprattutto inizialmente.
Già dalle prime battute, il telefilm ci immerge nelle rivalità tipiche di film e telefilm di questo stampo, nel gioco “chi è la più popolare del campeggio?” Fin da subito le due protagoniste, Mia e Amber, iniziano a giocare a chi è la più potente e, senza la componente fantasy che Dan Berlinka e Nina Metivier (gli autori) hanno voluto regalare alla trama, ovvero la straordinaria capacità di Amber (ammaliare i suoi compagni, come un Damon Salvatore qualsiasi), avrei spento il computer.

Non mi sento di bocciare del tutto l’idea di base del racconto e l’impronta fantascientifica che viene a galla a metà stagione, a dare una spiegazione (quasi) concreta a quella creduta essere una storia di fantasmi. Sarò totalmente sincera: è l’unica cosa che mi ha convinta ad arrivare alla tredicesima puntata!
Anzi, no. C’è stato anche qualcos’altro ad incuriosirmi: lo sviluppo dei personaggi. Ho avuto con esso un rapporto di odio/amore per tutto il telefilm. Inizialmente lasciati al caso, per poi arrivare a relazioni di amicizia davvero poco scontate e quasi piacevoli, come il rapporto sviluppatosi tra Mia (la più popolare della scuola, diciamo così) e Alex (la secchiona di turno, o almeno quella che vogliono far apparire tale).
Il problema è lo sviluppo di alcune personalità. Cioè… se qualcuno ha capito i comportamenti di Luca, me li spiegasse! Prima non può andarsene perché non può, poi vuole andarsene perché può. Non so. Spero di non essermi addormentata durante la spiegazione perché in seguito ad una scena di Mia e Dev: la coppia televisiva con meno chimica del mondo!
C’era più chimica con Luca, no?

Insomma… ho elencato i pochi lati positivi di questa serie TV, a mio parere: i colpi di scena, il passato/presente, la fantascienza e ho apprezzato molto le tematiche LGBT. Ma sono sincera quando dico che non mi ha convinta del tutto e, leggendo qualche parere online, non sono la sola.
Se vedo un’altra incoronazione random a reginetta del luogo, faccio una strage! E poi davvero nessuno ha notato che Amber aveva i jeans sotto il vestito? Mia, mi meraviglio di te!

Non so voi, ma alternavo momenti di pura attenzione a momenti in cui le palpebre calavano in autonomia e il cervello viaggiava altrove.
Forse sono troppo vecchia per telefilm di questo genere? Probabile. Sicuramente da adolescente avrei apprezzato di più l’assurdità di alcune scene, ma non quegli effetti speciali poco necessari e visivamente bruttini.
Purtroppo non mi sento di consigliare la serie. È momentaneamente tra i titoli di spicco di Netflix, ma credo cadrà presto nel dimenticatoio. O forse, chissà, ci sarà una seconda stagione, dato il finale aperto.
E voi, l’avete vista? Cosa ne pensate?
Un saluto da Peregrine Island (ma anche no),
Melania 🙂